Sono poche e mirate le modifiche scelte dal Governo (e dal Parlamento) per intervenire sulle detrazioni fiscali per il comparto delle ristrutturazioni e sono contenute tutte all’art. 1, commi:
In questo approfondimento entreremo nel dettaglio delle novità e delle condizioni di accesso per i principali bonus in edilizia ovvero:
bonus ristrutturazioni edilizie;
Relativamente alla detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici, occorre considerare il quadro normativo composto dalle seguenti norme:
Preliminarmente l’art. 1, comma 54, della nuova Legge di Bilancio modifica il comma 3-ter dell’art. 16-bis del TUIR che era stato introdotto da questo Governo con il D.L. n. 39/2024 (art. 9-bis, comma 8).
Con il comma 3-ter, a marzo di quest’anno il Governo aveva deciso che “Per le spese agevolate ai sensi del presente articolo (art. 16-bis,TUIR, n.d.r.) sostenute dal 1° gennaio 2028 al 31 dicembre 2033, escluse quelle di cui al comma 3-bis (detrazione per interventi di sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza esistente con generatori di emergenza a gas di ultima generazione, n.d.r.), l'aliquota di detrazione è ridotta al 30 per cento”.
La Legge di Bilancio ha anticipato la riduzione dell’aliquota al 30% a partire dal 1° gennaio 2025. Una modifica che, però, va letta unitamente ai contenuti dell’art. 1, comma 55, lettera b), della Legge di Bilancio che modifica l’art. 16 del D.L. n. 63/2013.
Ricordiamo, infatti, che l’art. 16 del D.L. n. 63/2013 contiene la proroga delle detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia e per l'acquisto di mobili, che fino al 31 dicembre 2024 sono state utilizzate con aliquota al 50%.
Con l’art. 1, comma 55, lettera b), 1), della Legge di Bilancio, viene sostituito il comma 1, art. 16, del D.L. n. 63/2013, con il seguente: “Ferme restando le ulteriori disposizioni contenute nell'articolo 16-bis del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, per le spese documentate relative agli interventi indicati nel comma 1 del citato articolo 16-bis sostenute negli anni 2025, 2026 e 2027, ad esclusione delle spese per gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili, spetta una detrazione dall'imposta lorda pari al 36 per cento delle spese sostenute nell'anno 2025 e al 30 per cento delle spese sostenute negli anni 2026 e 2027, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 96.000 euro per unità immobiliare. Fermo restando il predetto limite, la detrazione di cui al primo periodo spettante per gli anni 2025, 2026 e 2027 è elevata al 50 per cento delle spese sostenute nell'anno 2025 e al 36 per cento delle spese sostenute negli anni 2026 e 2027 nel caso in cui le medesime spese siano sostenute dai titolari del diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento per interventi sull'unità immobiliare adibita ad abitazione principale.”
Le novità possono essere riassunte nei seguenti punti:
Con l’art. 1, comma 55, lettera b), 2), della Legge di Bilancio, viene inserito il comma 1-septies.1, all’art. 16, del D.L. n. 63/2013, che dispone: “Le detrazioni di cui ai commi da 1-bis a 1-septies spettano anche per le spese, documentate sostenute negli anni 2025, 2026 e 2027, nella misura fissa, per tutte le tipologie di interventi agevolati, pari al 36 per cento delle spese sostenute nell'anno 2025 e al 30 per cento delle spese sostenute negli anni 2026 e 2027. La detrazione di cui al primo periodo spettante per gli anni 2025, 2026 e 2027 è elevata al 50 per cento delle spese sostenute per l'anno 2025 e al 36 per cento delle spese sostenute per gli anni 2026 e 2027 nel caso in cui le medesime spese siano sostenute dai titolari del diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento per interventi sull'unità immobiliare adibita ad abitazione principale.”
Sostanzialmente, anche per il sismabonus – come per il bonus casa – vengono rimodulate le aliquote utilizzabili per gli interventi di riduzione del rischio sismico. Lo stato dell’arte è il seguente:
Importanti novità anche per le detrazioni fiscali di cui all'articolo 1, commi da 344 a 347, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, che com’è noto sono state prorogate dall'articolo 1, comma 48, della legge 13 dicembre 2010, n. 220 e poi modificate dall’art. 14 del D.L. n. 63/2013. Con la nuova legge di Bilancio viene aggiunto all’art. 14 del D.L. n. 63/2013 il seguente comma 3-quinquies: “La detrazione di cui al presente articolo spetta anche per le spese documentate sostenute negli anni 2025, 2026 e 2027, ad esclusione delle spese per gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili, nella misura fissa, per tutte le tipologie di interventi agevolati, pari al 36 per cento delle spese sostenute nell'anno 2025 e al 30 per cento delle spese sostenute negli anni 2026 e 2027. La detrazione di cui al primo periodo spettante per gli anni 2025, 2026 e 2027 è elevata al 50 per cento delle spese, per l'anno 2025, e al 36 per cento delle spese, per gli anni 2026 e 2027, nel caso in cui le medesime spese siano sostenute dai titolari del diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento per interventi sull'unità immobiliare adibita ad abitazione principale.”
Come per il bonus ristrutturazioni edilizie, dunque, anche il bonus per il risparmio energetico viene prorogato per il triennio 2025-2027 con le seguenti aliquote:
Anche in questo caso, dall’ecobonus vengono escluse le spese per gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.
Rilevanti e potenzialmente incostituzionali sono le modifiche che riguardano il superbonus. L’art. 1, comma 56, delle Legge di Bilancio dispone l’inserimento all’art. 119 del Decreto Rilancio dei seguenti commi:
Il comma 8-bis.2 (potenzialmente incostituzionale) dispone un paletto retroattivo per accedere al superbonus nel 2025. I soggetti che vogliano utilizzare il superbonus nel suo ultimo anno (tra i quali i condomini), alla data del 15 ottobre 2024, devono aver:
Con il comma 8-sexies, infine, viene previsto un nuovo “spalmacrediti” che consentirà di ripartire il 10 quote annuali di pari importo il superbonus maturato per gli interventi e le spese sostenute nel 2023. Sull’argomento e sulle condizioni per l’utilizzo di questa possibilità, si ricorda la risposta dell’Agenzia delle Entrate n. 262 del 17 dicembre 2024.
C.T.U. del Tribunale di Monza numero 4450/2013 Rinnovo in data 20/03/2024 al numero 371 -A.N.A.C.I 6704 – A.P.E. 2918
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